
Cento postazioni in meno in cinque anni. È il bilancio, tutt’altro che incoraggiante, del mercato del sabato discusso oggi pomeriggio in Municipio nel corso della Commissione Commercio. Un incontro molto partecipato, al quale hanno preso parte i rappresentanti delle associazioni di categoria. Dal confronto è emerso un dato inequivocabile: dal 2019 a oggi il numero degli operatori presenti sul mercato è sceso in maniera significativa, segno di un comparto in affanno e di un format che, secondo molti, necessita di un profondo rinnovamento. I motivi del calo sono molteplici: dall’aumento dei costi di gestione alla concorrenza della grande distribuzione, fino ai cambiamenti nelle abitudini dei consumatori. Durante la riunione, i rappresentanti di Coldiretti hanno sottolineato la necessità di “creare sinergie” tra istituzioni, ambulanti e produttori, per restituire al mercato la sua funzione centrale nel tessuto economico cittadino. “Occorre lavorare sull’attrattività – hanno spiegato – perché il mercato non è solo un luogo di acquisto, ma anche di socialità, identità e incontro tra produttore e cittadino”. Tra le proposte emerse, anche l’idea di potenziare la presenza dei produttori locali, valorizzando la filiera corta e i prodotti a chilometro zero, oltre a migliorare la logistica e i servizi, dal parcheggio alla segnaletica, per rendere l’esperienza di acquisto più confortevole. Sul fronte istituzionale, è stato evidenziato l’impegno dell’amministrazione comunale nel raccogliere le istanze delle categorie e nel valutare interventi concreti per rilanciare uno dei mercati più frequentati e simbolici della città. L’obiettivo è invertire la tendenza, riportando bancarelle e pubblico nei viali del mercato del sabato, un appuntamento che per decenni ha rappresentato un punto di riferimento per residenti e visitatori.

