Non è servito molto per risolvere il mistero che agita da giorni i corridoi di Palazzo San Francesco, sede del Comune di Sulmona. Le prove erano inequivocabili: documenti rosicchiati, escrementi sul pavimento e minuscole impronte d’inchiostro lasciate da zampette curiose sulla scrivania dell’ufficio legale. Il verdetto era chiaro: un topo, o forse più di uno, si è insediato tra faldoni e timbri comunali, costringendo l’avvocata dell’ente a lavorare da casa. E nonostante le trappole, il roditore continua a sfuggire a ogni tentativo di cattura. Ieri, raccontano le cronache del Messaggero, è stato necessario l’intervento dei disinfestatori, chiamati a bonificare gli uffici. Ma il timore è che il topo non sia solo: si teme che la “colonia” si stia allargando, e ogni fruscio lungo i corridoi del Municipio ormai provoca brividi e sospetti. Cibo bandito dalle scrivanie, porte sigillate e occhi puntati a ogni rumore. La vicenda, paradossale ma preoccupante, riaccende i riflettori sullo stato di Palazzo San Francesco, edificio storico in attesa da anni di lavori di messa in sicurezza.
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