
È stato ascoltato dai Carabinieri di Teramo un 37enne, dipendente dell’Arpa Abruzzo, in relazione a un’indagine avviata dalla Procura della Repubblica di Teramo per presunti reati di peculato d’uso e interruzione di pubblico servizio. Neo confronti dell’uomo, nato e residente a Teramo, pendono indagini preliminari, in un procedimento che trae origine da una denuncia presentata dal direttore generale dell’Arpa Abruzzo, Maurizio Dionisio.
Secondo la denuncia, la contestazione riguarda un episodio avvenuto un mese fa, quando l’uomo, alla guida di un’auto di servizio, avrebbe effettuato un sopralluogo non autorizzato presso la nuova sede dell’Arpa Teramo, a Sant’Atto, anziché rientrare in sede al termine di un servizio esterno regolarmente autorizzato a Chieti per una visita medica.
La nuova sede, come si ricorderà, è stata scelta per liberare l’edificio di piazza Martiri Pennesi, che dovrà essere demolito e non ricostruito, in vista della costruzione della nuova sede a Campo della Fiera.
Per il sopralluogo non autorizzato, considerato comportamento “non conforme alle disposizioni aziendali e alle regole di sicurezza e responsabilità organizzativa”, il dipendente era già stato destinatario di un richiamo disciplinare interno firmato dal dirigente della Sezione Controlli Integrati e Rischi Ambientali dell’Agenzia, ingegnera Gaia Bramanti.
Nel provvedimento disciplinare, la dirigente sottolineava che ogni intervento presso siti esterni deve essere “espressamente autorizzato nel rispetto delle gerarchie e delle disposizioni vigenti”, ricordando che comportamenti arbitrari possono “esporre l’Agenzia a rischi organizzativi e di sicurezza”.
La Procura di Teramo, ricevuta la denuncia, ha aperto un fascicolo per verificare se la condotta contestata possa configurare ipotesi di reato.
Al momento l’inchiesta è solo in fase preliminare e l’indagato avrà tutte le possibilità di dimostrare la liceità del suo comportamento. Saranno le prossime settimane a chiarire se dagli accertamenti emergeranno elementi tali da sostenere l’accusa in giudizio.

