
Momenti di terrore ieri mattina all’ospedale Santo Spirito, dove un infermiere di 29 anni è stato brutalmente aggredito dal figlio di una paziente ricoverata in Ortopedia. L’uomo, un 50enne di Pescara, ha perso il controllo dopo aver scoperto che alla madre non sarebbe stato servito il pranzo, ignorando che la donna era stata posta a “digiuno terapeutico” per motivi medici. Prima un pugno in pieno volto, poi una raffica di calci al corpo dell’infermiere già a terra. A fermare l’aggressore sono stati i colleghi del giovane sanitario e il personale di sicurezza dell’ospedale, subito affiancati dagli agenti di polizia del posto fisso. Il 50enne è stato condotto in Questura e denunciato per lesioni gravi contro pubblico ufficiale. Il 29enne, sotto choc e con diversi traumi, è stato medicato al Pronto soccorso: le sue condizioni non sono gravi. «Un atto vile e inaccettabile», ha commentato il direttore generale della Asl, Vero Michitelli, esprimendo solidarietà alla vittima e al personale sanitario. I sindacati tornano a chiedere maggiore sicurezza nelle corsie, dopo l’ennesimo episodio di violenza contro chi lavora per la salute dei cittadini.

