Da una parte, lei, l’ex comandante della Polizia Locale di Sant’Egidio alla Vibrata, Loredana Camaioni, che lamentava di avere subito, per oltre dieci anni, durante il rapporto di lavoro intercorso con il Comune e a partire dall’anno 2010, una serie di episodi e condotte mobbizzanti poste in essere dai responsabili e dai vertici comunali e unificate dall’intento persecutorio di voler determinare il proprio isolamento e emarginazione, sintetizzabili nei nove procedimenti disciplinari, nove procedimenti penali e due procedimenti contabili subiti, oltre ad essere stata costretta a ricorrere per due volte al giudice del lavoro. Dall’altra, il Comune di Sant’Egidio, che ha sempre negato la sussistenza di un disegno persecutorio unificatore dei singoli atti e comportamenti, da valutarsi a
prescindere dalla liceità degli stessi, sostenendo piuttosto la presenza di un’elevata conflittualità nei rapporti intercorsi tra la lavoratrice e il datore di lavoro.
In mezzo, il Tribunale di Teramo, che ha condannato il Comune di S. Egidio alla Vibrata, in persona del Sindaco, a risarcire i danni non patrimoniali subiti dall’ex comandante, liquidati nell’importo di 44.729 euro, oltre interessi di mora dalla data del 1° gennaio 2023. Lo stesso Comune è stato condfannato alle spese di giudizio, 5.388 euro, oltre alle spese generali.