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AnnadiottavioSono passati nove anni dal 30 ottobre 2016, quando il terremoto sconvolse la vita di migliaia di persone e colpì duramente diversi quartieri della città. Nove anni dopo, la ferita è ancora aperta. Le promesse si sono moltiplicate, i proclami non sono mancati, ma la ricostruzione reale resta lontana. Basta passeggiare tra le vie dei quartieri colpiti per comprendere la portata del fallimento: edifici pericolanti, cantieri mai avviati, aree abbandonate. Il tempo sembra essersi fermato a quella mattina di ottobre, mentre il resto del Paese è andato avanti. “Non servono parole che nessuno ha mai voluto ascoltare – afferma Anna Di Ottavio, rappresentante degli sfollati –. Basta osservare il degrado, la devastazione, l’abbandono dei quartieri interessati. La ricostruzione, narrata e millantata, deve ancora realizzarsi.” Tra le macerie del tempo e della burocrazia, gli sfollati continuano a chiedere risposte concrete. Nove anni dopo, la ricostruzione è ancora una promessa non mantenuta.