Cinquanta anni fa, oggi, moriva Pier Paolo Pasolini. Nell’occasione, oltre alla splendida mostra ospitata in biblioteca, Lectus ha organizzato anche una serie di incontri, che oggi propongono l’incontro con “ Cultura popolare, partecipazione politica e nuovi mezzi di comunicazione per le masse — dal “dissing” al social”, un appuntamento pensato per rileggere la figura e il pensiero di Pasolini alla luce delle trasformazioni comunicative e culturali del nostro tempo. L’incontro, che vedrà ospita il prof. Guido Saraceni, docente di filosofia del diritto all’UniTe, e moderato da Antonio D’Amore, propone una riflessione che unisce memoria storica, analisi critica e proposte per l’azione culturale contemporanea.
Pier Paolo Pasolini (1922–1975) rimane una delle voci più lucide e contraddittorie del Novecento italiano: poeta, scrittore, regista, intellettuale militante, la sua opera attraversa letteratura, cinema, saggistica e giornalismo. Pasolini ha indagato con passione la cultura popolare e i subalterni, denunciando l’omologazione prodotta dall’industria culturale e la perdita di linguaggi autentici. La sua capacità di guardare alle trasformazioni sociali con sguardo critico e spesso scomodo lo rende una figura ancora sorprendentemente attuale nel dibattito su media, politica e forme di partecipazione collettiva.
Ricordarlo oggi è un dovere. Civico e culturale

