
Disoccupati, senza alcun sussidio. Ufficialmente in stato di assoluta povertà. Eppure, avevano la disponibilità di oltre duecentomila euro in contanti. Sono finiti in manette con l’accusa di essere il terminale di una rete di spaccio di cocaina, che a Sulmona riforniva regolarmente un discreto numero di clienti. 52 anni lei, 25 lui, sono stati scoperti grazie ad un indagine dei carabinieri partita a fine settembre, dopo mesi di pedinamenti e intercettazioni. Durante una perquisizione domiciliare sono stati sequestrati 1.500 euro in contanti e un quaderno con nomi e cifre. Pochi giorni dopo la donna avrebbe tentato di prelevare quasi 10mila euro da un conto bancario, fatto che ha accelerato il provvedimento di sequestro disposto dalla Procura di Sulmona, per 150mila euro in beni e denaro contante. Sono anche accaniti ludopatici: la stessa Procura ha accertato che il soldi dello spaccio finivano in larga parte sulle piattaforme di gioco online. Le indagini hanno inoltre rivelato che nell’attività sarebbe stato coinvolto anche un minore della famiglia, elemento che comporta ulteriori aggravanti.

