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carabinieri campagna 3Un giro d’affari illecito da oltre tre milioni di euro, costruito sull’inganno e sullo sfruttamento dei migranti. È quanto emerso da un’inchiesta che ha portato all’arresto di un uomo di 45 anni, originario del Bangladesh e residente a Pescara, e alla denuncia di altre diciannove persone. Secondo le indagini, l’organizzazione avrebbe favorito l’ingresso irregolare in Italia di almeno 468 cittadini stranieri, prevalentemente provenienti dal Bangladesh, attraverso un sistema di falsi contratti di lavoro e documenti contraffatti. Il meccanismo si basava sull’utilizzo fraudolento dei cosiddetti “decreti flussi”, lo strumento che regola l’accesso di lavoratori stranieri nel Paese. Gli inquirenti hanno ricostruito una rete estesa in varie aree dell’Abruzzo — tra Pescara, L’Aquila, la Marsica, Teramo e la Val Vibrata — con diramazioni anche verso altre regioni italiane. Imprenditori compiacenti avrebbero predisposto società e contratti fittizi per simulare assunzioni mai avvenute, permettendo così la richiesta di visti d’ingresso regolari. Alcuni professionisti, secondo l’accusa, si occupavano della parte burocratica, fornendo la documentazione necessaria per dare una parvenza di legalità alle pratiche. Il costo per ottenere un falso permesso di soggiorno poteva arrivare fino a 20mila euro. Una cifra che molti migranti, spesso in condizioni di estrema difficoltà, accettavano di pagare nella speranza di un futuro migliore. Parte del denaro veniva poi riciclato attraverso attività commerciali e trasferimenti verso l’estero. Durante le operazioni, i carabinieri hanno anche sorpreso due imprenditori mentre consegnavano documenti falsi a cittadini stranieri dietro compenso. L’uomo arrestato, ritenuto il vertice del gruppo, avrebbe avuto il compito di gestire i contatti internazionali e di reclutare nuovi migranti, arrivando in un caso a minacciare e aggredire un connazionale per recuperare somme di denaro. L’inchiesta, avviata nel 2022 e condotta dai carabinieri del Nucleo ispettorato del lavoro, ha messo in luce un sistema ben organizzato, capace di trasformare la speranza di centinaia di persone in una lucrosa attività criminale.