Aveva portato la figlia minorenne in vacanza nonostante un esplicito divieto del Tribunale, facendola dormire – secondo l’accusa – in una struttura “simile a una stalla”, priva di sicurezza e igiene. Per questo una donna di 50 anni, residente in un Comune dell’Alto Sangro, è finita a processo per inosservanza di un provvedimento dell’autorità giudiziaria. I fatti risalgono all’estate 2022, in piena disputa per l’affidamento della bambina, formalmente affidata al padre. L’uomo avrebbe scoperto tutto durante una videochiamata: la piccola era su un treno, diretta in vacanza con la madre. Da lì la denuncia e le indagini, che hanno confermato la permanenza in una casa fatiscente. Ora la donna dovrà comparire davanti al giudice di Sulmona il 9 febbraio. Intanto il padre è stato multato di 700 euro per diffamazione verso l’ex avvocato, in un intreccio di tensioni familiari che continua a riempire le aule di tribunale.

