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IMG-20251105-WA0067.jpgSi sono svolti questa mattina, nella chiesa di Santa Maria degli Angeli a Roma, i funerali solenni dell’ammiraglio Guido Venturoni, scomparso domenica all’età di 91 anni. Un ultimo saluto carico di commozione e riconoscenza per una figura che ha onorato le istituzioni, la Marina Militare e l’Italia intera. Alla cerimonia hanno preso parte alte cariche dello Stato, rappresentanti delle forze armate e numerosi colleghi e amici, uniti nel ricordo di un uomo che ha dedicato la vita al servizio del Paese. Nato a Teramo, dove era tornato spesso anche dopo i grandi incarichi, Venturoni ha raggiunto i vertici della Marina e della NATO, distinguendosi per competenza, equilibrio e profondo senso del dovere. Chi lo ha conosciuto ne ricorda la sobrietà, la fermezza gentile e la capacità di unire le persone, doti che lo avevano reso un punto di riferimento rispettato in Italia e all’estero. Anche la città natale ha voluto rendergli omaggio: il Comune di Teramo era presente con il sindaco Gianguido D’Alberto e la vicesindaca Stefania Di Padova, in rappresentanza di una comunità che non ha mai smesso di sentirlo parte della propria storia. La salma dell’ammiraglio Venturoni riposerà nel cimitero monumentale di Cartecchio, accanto ai genitori e ai fratelli, nella cappella di famiglia.
Un ritorno discreto e affettuoso nella sua Teramo, dove resterà vivo il ricordo di un figlio illustre che ha portato il nome della città nel mondo con onore e dedizione.