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16.12.2022 i carabinieri al posto di controllo effettuano lalcoltest 4 scaled 1 655x437 1È stato condannato a nove mesi di reclusione un brigadiere, all’epoca dei fatti in servizio presso la stazione dei Carabinieri di San Nicolò. L’uomo era accusato di aver soppresso l’esito positivo di un alcoltest effettuato su un automobilista coinvolto in un incidente stradale, e di aver falsamente attestato sul foglio di servizio che l’esame fosse risultato negativo. La sentenza scrive Il Messaggero è stata pronunciata dal giudice monocratico Emanuele Ursini al termine del processo di primo grado. La pubblica accusa, rappresentata dalla pm Silvia Scamurra, aveva chiesto una condanna a un anno e quattro mesi. I reati contestati sono soppressione di atti e falso in atto pubblico. L’inchiesta era partita da una segnalazione interna dell’Arma e riguardava fatti avvenuti nel 2022. In quella circostanza, il brigadiere era intervenuto con un collega per i rilievi di un incidente autonomo, in cui un automobilista era finito fuoristrada senza coinvolgere altri veicoli. Secondo la ricostruzione della Procura, dopo il sinistro l’automobilista aveva contattato un carroattrezzi privato che aveva riportato il mezzo presso la sua abitazione, con lo stesso conducente a bordo. Circa venti minuti dopo, il militare avrebbe sottoposto l’uomo all’alcoltest, che aveva dato esito positivo. Successivamente, secondo quanto emerso nel corso delle indagini, Il brigadiere avrebbe distrutto la documentazione che attestava il risultato positivo delle prove con l’etilometro e avrebbe falsamente riportato sul foglio di servizio che l’esame era negativo. La condanna, seppur inferiore alla richiesta della Procura, conferma le responsabilità del militare, accusato di aver alterato un atto ufficiale per occultare un risultato sfavorevole.