
C'è anche lo Stato, tra le parti offese del processo che vedrà imputati quattro teramani accusati di aver imbrattato, nella notte tra il 13 e il 14 novembre 2023, i muri del centro cittadino con scritte offensive e minacciose contro l’ex presidente del Teramo, Franco Iachini. Il decreto di citazione diretta a giudizio, firmato dal sostituto procuratore Monia Di Marco, è stato depositato presso la Procura della Repubblica di Teramo. Gli imputati sono quattro uomini, due ventenni e due quasi quarantenni accomunati dalla passione calcistica per il Teramo. Secondo l’accusa, i quattro avrebbero agito “in concorso tra loro” realizzando numerose scritte sui muri di diversi edifici, tra cui quelli di corso Cerulli, piazza Orsini, via della Verdura e corso San Giorgio. Le frasi, tracciate con vernice spray, contenevano insulti rivolti all’imprenditore Franco Iachini e alla Digos. Il reato ipotizzato è diffamazione aggravata e deturpamento e imbrattamento di cose altrui commesso con l’aggravante della continuazione. Le persone offese individuate nel procedimento sono lo stesso Iachini e lo Stato. L’udienza di comparizione predibattimentale è stata fissata davanti al Tribunale monocratico di Teramo. L’inchiesta, partita dopo una serie di segnalazioni e denunce per vandalismo, aveva portato all’identificazione dei presunti autori attraverso filmati e accertamenti della polizia. Ora, toccherà al giudice accertare le responsabilità.

