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viale crucioli teramoBuongiorno,
sono Mauro Pierantoni, residente in Viale F. Crucioli 159 a Teramo.

Vi scrivo nuovamente per segnalare un problema che persiste da tempo e che, nonostante un precedente intervento nel dicembre 2024, non è stato risolto in modo definitivo.

Lo scorso anno, dopo lunghi tempi di attesa, Enel Distribuzione ha effettuato lavori lungo il tratto di strada che va da davanti la mia abitazione fino all’altezza dell’edicola di Viale Crucioli, con attraversamento della carreggiata. Dopo la chiusura dello scavo, il manto stradale è stato ripristinato con asfalto minimo e provvisorio. Oggi, il continuo passaggio di veicoli — anche pesanti — ha provocato profondi avvallamenti, in particolare davanti al mio civico, che generano forti vibrazioni negli edifici vicini.

A questo si aggiunge un serio problema di velocità: il tratto in discesa dal vecchio Dispensario favorisce la corsa dei veicoli, che viaggiano ben oltre il limite dei 40 km/h. Lo stesso accade in salita, dove gli automobilisti accelerano per non perdere slancio. Le strisce pedonali, ormai scolorite, davanti al civico 157 e al bar Mirò, sono diventate pericolose: attraversare la strada è un rischio quotidiano.

Chiedo pertanto che l’Amministrazione comunale:

  1. intervenga con un rifacimento completo del manto stradale, in particolare nel tratto interessato dallo scavo Enel;

  2. valuti l’installazione di strisce pedonali rialzate o dissuasori di velocità, per costringere gli automobilisti a rallentare e restituire sicurezza ai pedoni;

  3. verifichi la segnaletica orizzontale e verticale, ormai quasi invisibile.

Signor Sindaco, Assessore Di Marcantonio, Comandante Zaina, vi invito a venire di persona a constatare la situazione: vi renderete conto di cosa significa vivere con un “piccolo terremoto” ogni volta che passa un mezzo pesante.

Sarebbe un segnale importante di attenzione e rispetto per i cittadini. E, se verrete, sarò lieto di offrirvi un caffè — ma soprattutto di mostrarvi quanto serve davvero un intervento serio, non un rattoppo.

Cordiali saluti,
Mauro Pierantoni

Foto: repertorio