Il Delfico resta sotto sequestro. È stata rigettata l’istanza di dissequestro presentata dall'avvocato Gennaro Lettieri dell’edificio scolastico al centro della lunga vicenda giudiziaria. La decisione, notificata pochi minuti fa, (ore 19,30) è stata adottata dal Gip Procaccini, sentito il parere negativo del sostituto procuratore Rosati e sulla scorta degli esiti degli accertamenti tecnici del CTA. Confermato dunque il provvedimento di sequestro disposto dalla Procura, nonostante la mole di verifiche tecniche condotte negli ultimi mesi, alle quali la Provincia aveva affidato le sue speranze. Appare questo punto decisiva la scelta della Provincia che con tempestività ha predisposto i moduli scolastici provvisori per garantire la continuità didattica. “Abbiamo fatto oltre 500 prove strumentali, non semplici verifiche visive. I risultati sono oggettivi, basati su dati numerici riscontrabili. L’ingegnere Marcozzi, che da anni lavora su queste tematiche, ha ribadito che l’edificio è staticamente sicuro. Non stiamo parlando di opinioni, ma di evidenze tecniche”, ha spiegato il Presidente Camillo D'Angelo. Nonostante ciò, il provvedimento di rigetto è stato confermato, poco fa, senza che — almeno per ora — sia stata resa nota la motivazione tecnica alla base della decisione. La Provincia, da parte sua, rivendica di aver agito con tempestività e senso di responsabilità, predisponendo moduli scolastici provvisori per garantire la continuità didattica. “Abbiamo fatto tutto quanto era nelle nostre competenze per riavere la scuola. Se, dopo 500 prove e analisi, la risposta è ancora negativa, possiamo solo dire che per fortuna ci siamo mossi per tempo con i moduli: oggi gli studenti hanno comunque una sede alternativa e sicura dove continuare le lezioni”, sottolinea D'Angelo. I lavori previsti sull’edificio principale andranno avanti “a prescindere dall’esito del dissequestro”, segno della volontà di mantenere aperto un percorso di riqualificazione e messa in sicurezza complessiva dello storico Delfico.

