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Due macchine per il caffè, capsule e cialde, oltre a cesti natalizi, generi alimentari e persino il noleggio di un pullman: sono alcune delle spese che la Ops, società in house della Provincia di Chieti, che si interessa della produzione di beni e servizi strumentali, giudica «estranee all’interesse dell’ente» e per cui chiede la condanna dell’ex presidente Alessio Monaco. Nel dettaglio, la società contesta oltre 21.700 euro di uscite, tra cui 4.500 euro per materiale grafico e inviti personalizzati, 1.600 euro per un pranzo aziendale, 600 euro per un pullman e più di 4.800 euro in prodotti alimentari acquistati in varie attività. A queste somme si aggiungono, secondo la Ops, 101.925,49 euro di compensi indebitamente percepiti, per un totale di 123.632,67 euro. Il ricorso, firmato dal rappresentante della società Camillo D’Alessandro (nella foto) , è stato depositato al Tribunale di Chieti. Monaco, sindaco di Rosello e consigliere regionale di Avs, aveva guidato la società pubblica dal 2019 e poi dal 2022, con compensi oscillati tra i 20mila e i 30mila euro annui. La Corte dei Conti aveva precisato che per incarichi conferiti da enti pubblici sono ammessi solo rimborsi spese e gettoni, non compensi veri e propri.