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A Teramo le nuove pensiline “intelligenti” alle fermate dei bus dovevano rappresentare un salto di qualità nei servizi urbani. Moderne, funzionali, dotate di illuminazione integrata: un piccolo simbolo di efficienza. Peccato che, a distanza di mesi dalla loro installazione, l’intelligenza promessa sembri essersi fermata prima dell’interruttore. Le luci ci sono, eccome. Ma restano sistematicamente spente. Ogni sera le pensiline si trasformano in sagome nere, inutili per chi attende l’autobus. Un paradosso che gli utenti vivono quotidianamente, chiedendosi perché un investimento pubblico pensato per migliorare la situazione si sia rivelato infruttuoso.. L’amministrazione comunale aveva annunciato comfort e innovazione, ma ciò che i cittadini trovano è un arredamento urbano in modalità “risparmio energetico permanente”. Nessuna spiegazione ufficiale, nessuna indicazione sui tempi di soluzione, solo un silenzio che fa il paio con l’oscurità delle pensiline. In una città che punta alla modernizzazione dei servizi, lasciare al buio strutture progettate per essere di supporto ai cittadini è un palese disservizio 

foto scattata ieri sera alle 19 in viale Crispi