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Screenshot_2025-11-20_alle_04.33.10.pngDiscarica abusiva, frode nell’esecuzione del contratto, corruzione e persino soppressione di cadavere. Sono le accuse delle quali dovranno rispondere otto persone, rinviate a giudizio per le presunte irregolarità nella progettazione e gestione dell’ampliamento del cimitero di Francavilla al Mare. Sotto inchiesta anche tre società, per violazioni di natura amministrativa. Le accuse sono pesanti. L’inchiesta ha ricostruito la creazione, all’interno dell’area cimiteriale, di una discarica non autorizzata contenente circa 15.300 metri cubi di rifiuti eterogenei, anche pericolosi. Un risparmio illecito – secondo la procura – accumulato nel mancato smaltimento. Nel corso dei controlli, inoltre, furono ritrovati resti appartenenti a due cadaveri non identificati, rimossi irregolarmente. Tra gli imputati ci sono imprenditori, tecnici e consulenti, tra cui il direttore dei lavori. Il Comune di Francavilla si è costituito parte civile chiedendo un risarcimento di 500mila euro.