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IMG_5902.jpgÈ una di quelle giornate destinate a lasciare un segno. Oggi, nella conferenza stampa che ne ha ufficializzato l’avvio, l’Università degli Studi di Teramo ha acceso un faro sul futuro presentando il nuovo decisivo avanzamento del progetto della “Cittadella della Cultura”: un sogno che diventa finalmente realtà, un investimento di visione e di coraggio reso possibile dal finanziamento di 20 milioni di euro della Regione Abruzzo. Dopo un percorso complesso – 35 proposte valutate, una gara chiusa il 20 giugno, l’aggiudicazione formale del 3 novembre – l’Ateneo ha scandito una data che resterà impressa: gennaio 2026, quando i lavori inizieranno, per concludersi entro il 31 dicembre 2028. Tre anni per costruire non solo edifici, ma un nuovo destino per il centro storico di Teramo. La Cittadella della Cultura non è solo un’opera edilizia: è un gesto di rinascita. In quegli 8.094 metri quadrati oggi abbandonati prenderà forma un luogo pulsante di idee, giovani, ricerca e creatività. Sarà qui che troveranno casa:
i Dipartimenti di Scienze della Comunicazione e Scienze Politiche,
i laboratori dell’Università,
le associazioni culturali della città,
un polo museale dedicato alla storia degli Istituti manicomiali,
il centro artistico “Arts for Brain”, un luogo unico per valorizzare il talento creativo delle persone con disabilità mentale lieve.
Il nuovo impulso al progetto è arrivato con la firma, il 27 gennaio 2025, del nuovo atto di concessione siglato dal Magnifico Rettore Christian Corsi e dalla Regione Abruzzo: un atto che ha permesso di recuperare integralmente i 20 milioni e di far ripartire un percorso che rischiava di bloccarsi. Da lì, l’Ateneo ha agito con determinazione, restituendo ai cittadini la certezza che Teramo merita: la certezza che la cultura può costruire futuro.