20 marzo 1991. Tanto tempo fa troppo. Gli alunni della scuola elementare Risorgimento oggi sono grandi. Qualcuno certamente si riconoscerà o riconoscerà i compagni di scuola. Vengono intervistati e fanno bella figura, sono disinvolti e preparati. Il mondo sembrava ancora più semplice e il futuro era un’avventura tutta da immaginare. I piccoli alunni appaiono vivaci, curiosi, attenti, sono disinvolti e preparati, capaci di rispondere con sorprendente maturità alle domande di chi li intervista. I loro occhi brillano di entusiasmo, la voce è sicura, ogni parola raccontava l’impegno e la passione di chi, pur nella giovane età, mostra già consapevolezza e coraggio. In un’aula fatta di quaderni colorati, di gessetti consumati e sogni in crescita, quegli alunni imparavano sì le nozioni, ma soprattutto a pensare, a collaborare, a mettersi in gioco. Oggi, a rivederli, è impossibile non sorridere: un gruppo unito, genuino, capace di trasformare ogni giornata scolastica in un piccolo traguardo e ogni domanda in un’opportunità. Le loro risposte, pronte e spontanee, sono lo specchio di un’educazione salda e affettuosa, costruita tra insegnanti appassionati e famiglie presenti. Questo ricordo non riporta alla mente solo il tempo che fu, ma l’energia e la purezza che oggi saranno certamente confluite nell’esperienza di vita.
ELSO SIMONE SERPENTINI

