L’Abruzzo dà oggi l’addio a Mario Mazzocca, figura politica di primo piano e amministratore molto amato, scomparso all’età di 64 anni. Era ricoverato da alcuni giorni all’ospedale Santissima Annunziata di Chieti, dove le sue condizioni si erano aggravate.
Mazzocca è stato a lungo uno dei volti più riconoscibili della politica regionale: assessore, poi sottosegretario alla Presidenza della Giunta regionale, ha ricoperto incarichi chiave nelle politiche ambientali, nella protezione civile e nella prevenzione dei rischi. Prima ancora, era stato per dieci anni sindaco di Caramanico Terme, il suo paese, guidandolo fino al 2014 in una fase di rilancio turistico e identitario.
La notizia della sua morte ha subito generato un’ondata di cordoglio trasversale, coinvolgendo amministratori, colleghi di partito, associazioni e cittadini. In molti lo ricordano come un uomo pragmatico, diretto, competente, capace di affrontare con determinazione le emergenze regionali — dai fenomeni di dissesto ai grandi incendi — ma anche come un amministratore vicino alle persone, pronto al dialogo e all’ascolto.
A Caramanico, la comunità è profondamente colpita. Le bandiere del municipio sono state poste a mezz’asta e molti concittadini hanno voluto ricordarlo pubblicamente come “il sindaco che non ha mai smesso di essere uno di noi”.
L’Abruzzo perde così non solo un politico di esperienza, ma una figura radicata nel territorio, protagonista negli anni più difficili e delicati della vita amministrativa regionale.

