Con l’Ancona non c’è stata partita. Neppure nel primo tempo. L’organico dei biancorossi è tanta roba rispetto a quello dei dorici. Senza svilire il buon lavoro di Marco Pomante e del suo staff, una cosa la dobbiamo dire. Quest’anno, a differenza della scorsa stagione, il sodalizio biancorosso ha allestito una rosa per vincere. Senza troppe scommesse, senza eccessivi teoremi. Una su tutte. Dopo l’infortunio di Messori, il Teramo ha contrattualizzato l’ascolano Carpani, un lusso per questa categoria. Migliore scelta non si poteva fare. Domenica, Carpani è stato il migliore in campo. Un calciatore che condiziona fortemente l’esito della sua squadra, ma anche quello delle altre formazioni. Nessuno ha dimenticato quell’apertura di 40 metri di esterno per Pavone, nella difficile trasferta di Ostia. Altra scelta azzeccata dal Direttore sportivo è quella del difensore Bruni. Ad inizio stagione, non aveva convinto tutti. Si erano sbagliati. Bruni è uno dei più forti difensori di categoria. Bene, ancora una volta, il giovane 2007 Salustri. Un calciatore che ha talmente tanta gamba e piedi educati per il ruolo, da poter aspirare al salto di categoria. Infine, un Pavone finalmente ritrovato. Un altro calciatore che per tecnica in velocità, con la serie D c’entra poco. Insomma, il Teramo è una squadra forte, con un organico da primato, distante dal primo posto solo per l’eccezionalità di un’Ostiamare straripante.
A Chieti, quasi in surplace, i biancoviola vincono ancora, a riprova che fanno sempre più sul serio. Nonostante la prima posizione, quasi a punteggio pieno, i laziali si sono pure messi a fare mercato. Evidentemente, sentono il respiro dei biancorossi e la stagione è ancora troppo lunga per avere anche minime certezze.
Per quello che abbiamo visto sino ad ora, siamo convinti che il campionato sarà una lotta a due, tra Ostiamare e Teramo.
Torna a vincere l’Aquila, contro un buon Notaresco. I vomanesi non avrebbero meritato la sconfitta, nonostante la non perfetta condizione di alcuni rossoblù.
Vince anche il Giulianova, che mette un piede fuori dalla zona retrocessione. Tre punti che valgono oro, a testimoniare il ritrovato ordine e carattere imposto da Pergolizzi.
In Eccellenza, notte fonda alcune teramane. Il Montorio perde nell’anticipo contro un ritrovato Sambuceto e rimane ultima in classifica, a 7 punti in 14 gare, con 32 reti incassate. La cura Cerasi non si è vista. Per vincere, nel gioco del calcio, occorrono i giocatori forti. La società ricorrerà sicuramente al mercato di riparazione. Netta sconfitta anche per il Pontevomano di Cifaldi. Uno zero tre senza appello, contro una Torrese più forte in ogni reparto e che gioca un bel calcio. Anche in questo caso, urge un congruo mercato di riparazione. Il Mosciano, che aveva vinto contro la Sant, impatta in casa contro il Penne. Una squadra ben attrezzata, ma che in casa stranamente soffre. Vittoria in extremis della capolista Sant, contro la Folgore. I vibratiani sentono alle loro spalle il Lanciano, che ha completamente stravolto il proprio organico, ed ambisce a giocarsi la promozione sino alla fine. Insomma, un campionato di Eccellenza incerto in capo e in coda e che, sino ad ora, ha riproposto come mattatori i soliti Santirocco, Dal Cason, Stivaletta e Blanco. Insomma, il nuovo non avanza.
GIGIRRIVA

