È un giro curioso, e strano, quello che fa la “crepa” che incrina la Maggioranza gianguidica. Una crepa che si è aperta questa mattina in Sala Consiliare, con il Consiglio Comunale saltato per mancanza del numero legale, ma che nasce lontano, in via Milli, nello studio del Presidente della Provincia Camillo D’Angelo, che è il referente politico dei tre consiglieri che hanno di fatto venir meno il numero legale, ma che prima di arrivare in Comune triangola anche in via Delfico, negli uffici della Teramo Ambiente. Sul tavolo dello scontro politico, infatti, non c’è solo l’assessorato per Flavio Bartolini, che la lista dangioliana “In Comune per Te” rivendica, ma anche una “rivisitazione” del cda della TeAm, con qualche poltrona da rivedere. Un incastro non facile, un tetris politico complicato, quello che deve affrontare il Sindaco, alla vigilia di un rimpasto, il secondo del secondo mandato, che dovrebbe accontentare tutti e formare la squadra che potrà arrivare a fine corsa. Il problema è che le aspirazioni, o meglio: gli aspiranti sono più dei posti che si liberano, a meno che il Sindaco non decida - e sarebbe mossa giustissima per moltissime ragioni - di liberarsi dei cinque stelle e, con l’uscita dell’assessora Ferri, liberare i due posti che potrebbero andare appunto alla lista di D’Angelo e al gruppo degli indipendenti, che tale non resterà, perché qualcosa di nuovo si intravede all’orizzonte. Certo, poi però nella conta numerica verrebbe penalizzato il gruppo del consigliere regionale Cavallari, che avrebbe un solo assessore contro i tre di D’Angelo. La soluzione passerebbe, allora, sulla presidenza del Consiglio, che potrebbe essere tolta al Pd (Melarangelo) e riassegnata a Bella Teramo. Soluzione che al Pd non piacerebbe certo, aprendo un altro fronte di polemica. Il tetris si ingarbuglia, a meno che D’Alberto non voglia davvero sacrificare un posto in cda TeAm, ma si vedrà. Intanto, domani, c’è di niuovo il Consiglio, che succederà? L’ipotesi più accreditata sarebbe quella di farlo saltare, sia perché i dangioliani non sembrano disposti a presentarsi, e ne parleranno stasera in una riunione di lista, sia perché la sala consiliare all’auditorium va liberata al più presto, per far posto allo spettacolo di Vincenzo Olivieri, in programma domani sera. Se il Consiglio ri-salta, la Giunta sarà già pronta ad approvare i punti di bilancio che devono essere approvati entro il 30 novembre e, poi, portarli in ratifica in Consiglio entro dicembre. Insomma, se il Consiglio di domani salta… va bene a tutti.

