
Si riaccende lo scontro politico sul progetto del Biodigestore. Paolo Gatti, intervenendo sui social, ha rivolto un duro attacco al sindaco Gianguido D’Alberto dopo la pubblicazione di un video in cui il primo cittadino rivendicava di aver “intercettato 15 milioni da Cassa Depositi e Prestiti” per sostenere l’intervento. Nel filmato, D’Alberto definisce il finanziamento come una risorsa ottenuta per poter far avanzare il progetto, presentandolo come un risultato politico e amministrativo. Ma Gatti contesta radicalmente questa narrazione. «Precisiamolo: CDP non fa intercettare denaro, concede prestiti - ha replicato il consigliere regionale - quella cifra non è un contributo gratuito né un fondo ottenuto a titolo definitivo. È un mutuo che qualcuno dovrà restituire. E qualcuno sono i teramani». Secondo Gatti, l’amministrazione starebbe comunicando in modo fuorviante la natura del finanziamento, lasciando intendere che si tratti di risorse acquisite senza impatto sulle casse comunali o sulle tariffe. “Dire di aver intercettato fondi significa una cosa. Accendere un prestito che sarà a carico dei cittadini è un’altra. Serve trasparenza e verità».

