Le truffe legate alle false offerte di lavoro corrono sempre più rapide sul web e miete nuove vittime, come accaduto a un trentenne della provincia di Teramo. L’uomo, convinto di essere stato scelto da una presunta società di servizi per un incarico nella sua zona, ha seguito tutte le indicazioni ricevute tramite comunicazioni che apparivano ufficiali. Così ha versato 1.500 euro per un supposto corso di formazione, descritto come obbligatorio per ottenere l’impiego promesso. La scoperta dell’inganno è arrivata solo dopo: né il corso né il lavoro esistevano davvero. Presentata la denuncia, resta difficile risalire ai responsabili, che si nascondono dietro profili falsi creati su piattaforme come Facebook e LinkedIn, imitando aziende reali per attirare candidati in cerca di occupazione. Gli annunci sono accattivanti e promettono guadagni rapidi, spesso iniziando con compiti digitali semplici per conquistare la fiducia della vittima. Il meccanismo fraudolento è sempre lo stesso: dopo un primo contatto rassicurante, i truffatori richiedono pagamenti sempre più consistenti con la scusa di presunte attività formative o fasi di selezione. Una volta ottenuto il denaro, svaniscono senza lasciare tracce. Un fenomeno in crescita che richiama alla prudenza e alla necessità di verificare accuratamente l’affidabilità delle offerte di lavoro online.

