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ANICETOROCCIIl Comune di Castellalto ha disposto una serie di misure urgenti nei confronti della comunità educativa per minori “Nemo”, gestita dalla cooperativa sociale Sirena, a seguito di un sopralluogo ispettivo effettuato il 26 novembre scorso dai Carabinieri del NAS di Pescara, dal Nucleo Ispettorato del Lavoro di Teramo, dalla Polizia Locale e dai tecnici comunali. L’ordinanza sindacale n. 185 del 5 dicembre 2025 rileva numerose e gravi violazioni igienico-sanitarie, strutturali, autorizzative e di sicurezza. Il provvedimento è stato adottato ai sensi dell’articolo 50 del Testo Unico Enti Locali, ritenendo la situazione “di pericolo grave e imminente” per i minori ospitati. L’ispezione, cui ha partecipato anche il sindaco, è avvenuta nell’ambito di procedimenti pendenti presso la Procura dei Minorenni dell’Aquila e la Procura di Teramo. Durante il sopralluogo è emerso un superamento significativo della capacità ricettiva autorizzata: a fronte dei 12 posti residenziali e 8 semiresidenziali previsti, nella struttura erano presenti 17 utenti residenziali — tra cui 16 minorenni e una giovane maggiorenne con due figli minori — oltre a due utenti semiresidenziali. La capienza risultava quindi superata del 41,67%. Sono stati rilevati anche casi di sovraffollamento delle camere: una stanza ricavata sotto scala di 9,67 mq ospitava due culle, mentre una camera al primo piano di 16,52 mq era occupata da sei letti, contro un massimo consentito di due o tre anche in regime di deroga. Le restanti camere risultavano tutte piene, con tre letti ciascuna. La normativa prevede che le comunità di tipo familiare non possano superare i sei ospiti, limite ampiamente oltrepassato. L’ordinanza segnala inoltre la mancanza di educatori professionali, figure obbligatorie secondo l’autorizzazione comunale, e varie irregolarità igienico-sanitarie: la cappa della cucina non era funzionante e la dispensa veniva utilizzata come spogliatoio per il personale. Sono state evidenziate anche criticità strutturali, come la presenza di una scala interna metallica di larghezza insufficiente, un sottotetto ingombro di materiali in stato di abbandono e un container adibito a ufficio installato senza titolo edilizio nella corte esterna. Dal punto di vista autorizzativo, non è stato esibito alcun titolo regionale come previsto dalla normativa abruzzese aggiornata nel 2025. È inoltre emerso che l’autorizzazione originaria del 2016 sarebbe stata rilasciata prima della stipula del contratto di locazione dell’immobile, configurando una violazione procedurale. Alla luce delle criticità riscontrate, il sindaco ha ordinato la sospensione immediata di nuovi inserimenti, la riduzione della capacità ricettiva a un massimo di sei utenti residenziali entro 15 giorni e l’interruzione dell’uso della camera sottoscala e della stanza sovraffollata entro sette giorni. Sono stati imposti anche numerosi obblighi di adeguamento strutturale, igienico-sanitario e organizzativo, da completare entro scadenze comprese tra 7 e 180 giorni. La cooperativa dovrà inoltre presentare un piano complessivo di adeguamento entro 15 giorni e comunicare ogni due settimane la situazione degli ospiti, del personale e l’avanzamento dei lavori. La mancata ottemperanza potrà comportare sanzioni amministrative, sospensione o revoca dell’autorizzazione e, nei casi più gravi, la chiusura immediata della struttura. Le eventuali irregolarità saranno segnalate alle Procure competenti, alla Regione e agli enti che hanno disposto gli inserimenti dei minori. L’ordinanza è immediatamente esecutiva e resterà efficace fino alla completa verifica dell’adeguamento della comunità “Nemo” alle prescrizioni normative vigenti.