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Un’indagine durata mesi si è chiusa con la condanna di un dipendente regionale accusato di aver timbrato il cartellino senza poi trattenersi sul posto di lavoro. Il Tribunale dell’Aquila ha inflitto due mesi e venti giorni ad un 67enne, M.D., ritenendo provati alcuni episodi di assenze ingiustificate. A far crollare la linea difensiva, che invocava ampie fasce di flessibilità oraria, sono state le verifiche della Guardia di Finanza attraverso pedinamenti e controlli mirati. Gli inquirenti hanno documentato spostamenti verso una stazione sciistica, dal barbiere e all’ufficio postale in orari di presunta presenza in biblioteca. Dantini, maestro di sci e dipendente della struttura culturale regionale di Rocca di Mezzo, è stato assolto per altri episodi. Coinvolta inizialmente anche l’ex moglie, poi prosciolta. La difesa ha tentato di giustificare alcune uscite come legate al recupero di attrezzi per manutenzioni, ma il giudice non ha ritenuto plausibili le spiegazioni. Il pm aveva chiesto otto mesi.