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«Una vera piaga sociale». Così il Sostituto procuratore di Teramo, Stefano Giovagnoni, definisce l’ondata di furti in appartamento che nelle ultime settimane sta colpendo la città, con particolare intensità nel quartiere di Villa Mosca, dove cresce la tensione tra cittadini e residenti. Il magistrato conferma che Procura e Carabinieri stanno lavorando senza sosta, con attività investigative mirate e una presenza rafforzata sul territorio, per individuare gli autori dei colpi e mettere un freno a un fenomeno che sta generando forte allarme sociale. Secondo Giovagnoni, il coordinamento tra Procura e Arma è costante: «Stiamo approfondendo ogni elemento utile e confidiamo di poter arrivare a risultati positivi». Le indagini riguardano non solo le ultime intrusioni, ma anche possibili collegamenti con bande specializzate che potrebbero aver preso di mira l’area teramana. Nel frattempo, i Carabinieri stanno intensificando i controlli nelle zone più esposte, concentrandosi soprattutto sui varchi di accesso al quartiere e sulle fasce orarie in cui si sono verificati più episodi. A Villa Mosca, però, la preoccupazione resta alta. Molti residenti riferiscono di vivere con crescente ansia, complici anche segnalazioni di movimenti sospetti nelle ore serali e tentativi di effrazione sventati per caso o grazie ai sistemi di allarme domestici. C’è chi chiede maggiori pattuglie e chi teme che la situazione possa degenerare ulteriormente. Il sostituto procuratore Giovagnoni comprende l’esasperazione dei cittadini e invita alla calma, sottolineando che l’obiettivo è fornire risposte rapide e concrete: «Auspichiamo di poter rassicurare quanto prima la comunità, restituendo serenità e sicurezza a un quartiere che oggi si sente sotto assedio».