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Non dovevano sottoporlo a quell’intervento al cuore. Per questo, adesso l’ospedale pagherà un maxi risarcimento da 627.484 euro ai familiari di un abruzzese, deceduto nel maggio 2019 dopo un intervento al Policlinico Casilino. A stabilirlo è stato il Tribunale di Roma. Il paziente, 78 anni, era stato ricoverato il 23 maggio e sottoposto il giorno successivo all’impianto di un defibrillatore. Dopo l’intervento ha accusato un improvviso peggioramento clinico. Inutili i tentativi di rianimazione: il decesso è avvenuto poche ore dopo. Secondo il Tribunale, l’impianto non era indicato data l’età e le patologie pregresse dell’uomo. Sarebbe stata preferibile una terapia farmacologica preventiva. Accertato il nesso causale, riconosciuti i danni a moglie e figli. Condannata la struttura anche al pagamento delle spese legali.