Il pianto continuo del neonato, secondo quanto riferito agli inquirenti, sarebbe stato il detonatore del gesto estremo della madre che ha avvelenato il figlio con il detersivo nel biberon. Il bambino di tre mesi è stato ricoverato d’urgenza all’ospedale di Vasto per l’ avvelenamento da detersivo per i piatti, ingerito anche dalla madre che ha tentato il suiciido. A portarlo in pronto soccorso è stato il padre, che ha notato la schiuma sulla tutina del piccolo e ha immediatamente chiesto aiuto. La donna, 42 anni, è indagata per lesioni aggravate e avrebbe raccontato di non riuscire più a sopportare il pianto del figlio. In ospedale è scattato il protocollo previsto per i casi di avvelenamento, con lavanda gastrica e segnalazione alle forze dell’ordine. La procura ha escluso il tentato omicidio, ritenendo la quantità ingerita compatibile con il reato contestato, mentre la difesa parla di un gesto compiuto in una condizione di forte disagio psicologico, ora affrontato con un percorso di cura.
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