
È irriconoscibile il corpo rinvenuto all’interno dell’ex edificio postale di via Mazzarino, ad Avezzano, devastato da un incendio. Le fiamme hanno completamente carbonizzato il cadavere, rendendo necessario l’esame del Dna per poterne accertare l’identità. La Procura ha disposto l’autopsia che sarà eseguita nei prossimi giorni. Secondo le prime informazioni, la vittima potrebbe essere un uomo di circa 40 anni, di nazionalità rumena e senza fissa dimora. Nella stessa struttura si trovava un altro cittadino rumeno, rimasto intossicato dai fumi e trasportato all’ospedale di Avezzano: le sue condizioni non sarebbero gravi. L’allarme è scattato intorno alle 21, quando alcuni residenti hanno notato del fumo uscire dal tetto del capannone abbandonato. Sul posto sono intervenuti vigili del fuoco, carabinieri e mezzi di soccorso. Durante le operazioni di spegnimento, i pompieri hanno prima soccorso l’uomo ancora in vita e successivamente scoperto il corpo ormai senza vita, completamente arso. Le indagini, avviate dai carabinieri, non hanno al momento evidenziato segni di un intervento esterno. L’ipotesi più accreditata è quella di un incendio accidentale, provocato da un fuoco acceso per riscaldarsi che avrebbe coinvolto materiale altamente infiammabile, come il polistirolo presente all’interno dell’edificio. La combustione avrebbe sprigionato monossido di carbonio, rivelatosi fatale. Gli investigatori sospettano che i due uomini, dopo aver consumato alcol, si siano addormentati senza rendersi conto del pericolo imminente. Saranno gli accertamenti medico-legali e le analisi tecniche a chiarire definitivamente le cause della tragedia.

