Nuovo fronte giudiziario per l’imprenditore romano Lorenzo Sbraccia, già agli arresti domiciliari nell’inchiesta Equalize. I carabinieri del Ros e del Comando tutela patrimonio culturale hanno eseguito un sequestro preventivo da quasi 13 milioni di euro tra immobili, terreni, opere d’arte e auto, disposto dal tribunale di Roma.Sbraccia è indagato per una presunta truffa sui fondi pubblici legati ai bonus edilizi: secondo l’accusa, la sua società avrebbe maturato e utilizzato crediti fiscali fittizi, senza mai realizzare i lavori di riqualificazione sismica previsti su un complesso immobiliare nel Milanese. I reati ipotizzati vanno dalla truffa aggravata ai danni dello Stato all’emissione di fatture per operazioni inesistenti. Il sequestro, scattato tra Abruzzo, Lazio, Lombardia e Pescara, mira a impedire la dispersione dei beni. Il giudice ha evidenziato il rischio concreto che l’indagato continui a dismettere crediti e patrimoni suscettibili di confisca. Sbraccia resta inoltre coinvolto in altri filoni dell’inchiesta Equalize, che ha portato alla luce un sistema di cyber-spionaggio ai danni di imprenditori, politici e vip.

