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Sono già in banca le 320 buste paga dei dipendenti della Provincia di Teramo e, in nessuna di esse, compare una decurtazione. Per ora. Gli stipendi in pagamento lunedì 26 gennaio restano dunque invariati. Il salario accessorio (circa 250 euro per la categoria D; 200 euro per le categorie C e B) non ha subito alcun taglio ma nell'atto di indirizzo, a firma del presidente Renzo Di Sabatino e da ieri pubblicato sull'albo pretorio on line, si comunica una "sospensione" temporanea. Ad essere bloccate di certo, per ora, sono le 45 posizioni organizzative. Invariate restano le buste paga dei dipendenti che garantiscono servizi che, dal 1 gennaio sarebbero ufficialmente e squisitamente in capo alla Regione Abruzzo. A pagare quegli stipendi continua ad essere la Provincia, in assenza di alcuna mossa da parte del governo D'Alfonso circa l'attribuzione delle funzioni (con relativo personale e retribuzione). Servizi che, fanno notare da via Milli, continuano ad essere garantiti nonostante appunto se ne debba assumere l'onere la Regione: basti pensare, ad esempio, all'assistenza e trasporto dei disabili. La Provincia di Chieti, stando a quanto si è appreso, ha deciso di non prorogare il servizio (visto che passa alla Regione questa specifica competenza). La Provincia di Teramo ha optato, al contrario, per una proroga. "Perchè delle inerzie della Regione Abruzzo non può pagare lo scotto il cittadino disabile...", si lascia scappare un dirigente. Nell'atto d'indirizzo on line si invitano i dirigenti a monitorare alcuni istituti come straordinari, reperibilità, indennità varie, produttività. Intoccati i buoni pasto, a differenza dei rumors che circolavano tra i dipendenti. Il presidente Di Sabatino invita la dirigente al Personale, Daniela Cozzi, ad "effettuare una ricognizione, attraverso apposito avviso rivolto ai dipendenti, di personale interessato alla trasformazione di rapporti di lavoro da tempo pieno a tempo parziale nelle misure orarie delle 18, 24 e/o 30 ore settimanali". Idem: verificare quanti dipendenti siano disposti a "mobilitarsi" verso il settore Politiche del Lavoro (dove gli stipendi sono in capo al fondo sociale europeo girato alla Provincia tramite la Regione Abruzzo). Tra le indicazioni rivolte ai dirigenti, quella di monitorare straordinari e reperibilità con una maggiore attenzione ed oculatezza. Per la serie: "Siano previsti sempre e solo se strettamente necessario", questo il senso. I servizi che teoricamente dal 1 gennaio 2015, sarebbero dovuti passare sotto l'egida regionale (vedasi Genio Civile, Turismo, Lavoro, Cultura, Agricoltura...) continuano ad essere erogati ma fondamentale sarà tenere d'occhio quanto accadrà nei prossimi tre mesi. Soldi in cassa in via Milli non sono può sufficienti, dopo il taglio sul 2015 dal governo di altri 5,4 milioni di euro.  Il taglio al salario accessorio, nella misura fino al 30%, sarà oggetto di discussione nella riunione che il Presidente Di Sabatino terrà in sede con i sindacati lunedì mattina, ore 8.30 PROVINCIA STRISCIONE