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Ha avuto sangue freddo e prontezza di riflessi, riuscendo a trasformare il proprio camion in una barriera mobile contro il pericolo. È il camionista rimasto anonimo che lunedì pomeriggio, lungo l’autostrada A14, ha affiancato per diversi chilometri un’auto che procedeva contromano, lampeggiando senza sosta per avvisare gli automobilisti in arrivo e ridurre il rischio di una tragedia. L’episodio è avvenuto poco dopo le 17 nel tratto compreso tra i caselli di Mosciano-Giulianova e Roseto, in direzione sud. Tra chi si è trovato davanti la vettura c’era Vincenzo Gagliardi, istruttore di volo, che rientrava verso Sulmona dall’Avio club Val Vibrata di Sant’Omero. Al calare del buio, mentre il traffico scorreva a velocità sostenuta, una Fiat 500 L guidata da una donna di 36 anni è comparsa improvvisamente nella corsia opposta, costringendo più automobilisti a manovre disperate per evitarla. La dashcam installata sull’auto di Gagliardi ha registrato gli istanti di panico vissuti in quei secondi. In diversi hanno rischiato l’impatto frontale, qualcuno ha sfiorato l’auto contromano per pochi metri. Le testimonianze raccolte parlano di almeno dieci chilometri percorsi in condizioni estremamente pericolose. Secondo quanto ricostruito finora dalla Polizia autostradale di Pescara nord, la donna avrebbe imboccato regolarmente l’A14, probabilmente al casello di Mosciano, per poi effettuare un’inversione a U da una piazzola di sosta e ripartire contromano. Le segnalazioni al 112 sono arrivate a raffica, mentre sui social network si diffondeva l’allarme tra chi si trovava in viaggio in quel momento. La corsa si è conclusa proprio al casello di Mosciano, dove la 36enne, residente a Giulianova, è stata fermata dagli agenti. Gli accertamenti hanno evidenziato un tasso alcolemico cinque volte superiore ai limiti consentiti. Nei suoi confronti è scattata la denuncia a piede libero e il ritiro immediato della patente. A evitare conseguenze ben più gravi è stato l’intervento istintivo e decisivo di un camionista sconosciuto, che con una manovra tanto semplice quanto rischiosa ha protetto gli altri utenti della strada e impedito una possibile strage. Un gesto silenzioso, rimasto senza nome, ma destinato a non essere dimenticato.