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Scrivono a tutti gli assessori e a tutti i consiglieri comunali di Teramo i rappresentanti sindacali di Cgil (Amedeo Marcattili), Cisl (Fabio Benitendi) e Fiadel (Massimo Di Carlo). Una missiva protocollata al Comune e alla TeAm per alcune riflessioni. "Ormai da anni chiediamo di conoscere i parametri sulla base dei quali si assegnano i livelli, si decidono gli spostamenti, si attribuiscono i ruoli e si prendono decisioni che incidono sulla dinamica dei costi produttivi e sul costo del lavoro aziendale", esordiscono i sindacati. Che, scrivono, non si dicono affatto sorpresi nè la considerano una coincidenza l'ultima uscita (in seno al cda) del presidente Giovanni Mattucci "il quale, oltre ad avere in mente una revisione di servizi, costi e personale, ha chiesto tempo per riflettere sulla pianta organica". E a proposito della pianta organica (non votata in Cda da Mattucci) i sindacati chiedono espressamente "che ogni decisione venga presa alla luce del sole, tenendo conto di parametri oggettivi". E spiegano: "Resteremmo a dir poco stupiti se, ad esempio, assistessimo a spostamenti dal settore Officina all'ufficio Acquisti, dal settore ufficio Sinistri al settore ufficio Acquisti, dall'area raccolta e spazzamento all'ufficio Acquisti, dall'area spazzamento all'ufficio pesa o se ci fossero cambi di mansione nell'area tecnico amministrativa (con relativi in busta paga), senza capire come avverrebbero simili scerlte)". I sindacati, tra cui da un pò di tempo non compare la Uil, richiamano quanto detto dal sindaco Brucchi in Prefettura, ossia il mandato dati ai vertici TeAm di ridurre i costi: "Ci chiediamo se questo avviene nella gestione ordinaria dell'azienda e se si intende adottare questo criterio nella pianificazione della nuova pianta organica". Cgil, Cisl e Fiadel, chiudono la nota indirizzata a giunta e Consiglio, che "con la prossima trasformazione societaria di TeAm bisognerà avere la sensibilità, l'accortezza e la capacità di assicurare ad alcune decine di dipendenti, che non operano nei servizi della nettezza urbana, la necessaria e adeguata continuità occupazionale". E invocano "una gestione completamente diversa della TeAm". TEAM SINDACATI