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Chi viene spostato? Perchè? In base a quale criterio? E quanto andrà a prendere o a perdere, in busta paga? E ancora: quanti godranno di un aumento di livello? In oltre tre ore di riunione nella sede della Teramo Ambiente i rappresentanti sindacali di Cigl (Amedeo Marcattili), Fiadel (Massimo Di Carlo) e Cisl (Fabio Benitendi) non hanno ottenuto risposta a questi interrogativi. Dimessosi il presidente Giovanni Mattucci, l'incontro si è svolto alla presenza dell'ad Luca Ranalli, di un avvocato-consulente dell'azienda e, per una fase, del direttore Pierangelo Stirpe (andato via prima per motivi personali). L'organigramma della TeAm che l'amministratore ha sottoposto ai sindacati orfano di quei nomi che erano, invece, ben dettagliati nella bozza approdata nell'ultimo Cda prima dell'addio di Mattucci. Niente nomi, dunque. Ma solo una rappresentazione schematica del riordino degli uffici in virtù della riduzione delle aree (da 3 a 2, con il licenziamento dell'ingegner Polisini come noto). Cgil, Cisl e Fiadel hanno ripetutamente chiesto che "nulla venga mosso, nessuno venga spostato, senza un confronto e una discussione preventiva, come da contratto nazionale, con le rappresentante sindacali". Il tavolo con l'ad Ranalli è durato a lungo. Si è soltanto sfiorato il discorso dimissioni del presidente Mattucci con un "Sono ben altri i motivi, non la riorganizzazione...", ed un "Dentro la TeAm non si viene a fare Politica". Un monito alla nuova presidentessa (domani sera scadono i termini per la nomina e penderebbe come una spada di Damocle la "diffida" arrivata dal ministero delle Pari Opportunità dopo le svariate sollecitazioni della Consigliera di Parità della Provincia di Teramo, Anna Pompilii). Dopo una fitta discussione, i sindacati hanno spuntato la convocazione di un nuovo incontro per lunedì alle 19 o al massimo per giovedì della prossima settimana. Obiettivo: conoscere analiticamente chi viene spostato e dove; i criteri degli spostamenti (che l'ad Ranalli avrebbe promesso essere "spostamenti orizzontali, senza aggravio di costi per l'azienda e senza avanzamenti di livello", riferiscono Cigl, Cisl e Fiadel); il numero dei dipendenti trasferiti e cosa comporterà, a livello retributivo, ogni singolo spostamento anche in funzione delle modificate mansioni che ciascuno sarà chiamato a svolgere. All'incontro della prossima settimana, sarà presente anche l'erede di Mattucci alla guida di una società che mai come oggi necessità di un Cda capace di gestire in completa autonomia i servizi per cui i cittadini pagano profumatamente. sede teamTEAM SINDACATI