Discarica di rifiuti pericolosi / Due fratelli devono risarcire con mezzo milione di euro il Comune di San Benedetto
Il giudice del Tribunale di Ascoli Piceno Marco Bartoli ha condannato tre imprenditori, due fratelli di sant'Egidio alla Vibrata e una donna ascolana, per la gestione non autorizzata di una discarica di rifiuti pericolosi nella Piattaforma ecologica del Comune di San Benedetto del Tronto. La donna, una 37enne imputata in veste di amministratore di diritto della società che gestiva la piattaforma, è stata condannata a un anno e due mesi d'arresto e 10.000 euro di ammenda; due fratelli di Sant'Egidio alla Vibrata di 51 e 55 anni, amministratori di fatto, sono stati condannati a 2 anni e 30.000 euro di ammenda. Il giudice ha anche stabilito che i tre corrispondano in solido al Comune di San Benedetto una provvisionale di 500.000 euro per i costi di smaltimento e recupero dell'area e per il danno di immagine, essendo la città una località turistica. Secondo l'impianto accusatorio, nella Piattaforma ecologica sarebbe stata realizzata una discarica non autorizzata di rifiuti pericolosi e non pericolosi: rifiuti ospedalieri, oli, rifiuti chimici e resine, tutto senza l'autorizzazione prescritta