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"Vogliamo nascere non morire", "Volete condannare a morte un reparto che da la vita". Donne con palloncini rosa e azzurri tra le mani. Madri con figli presi per mano e carrozzine portate dai papà. Passeggini pieni e vuoti. Uomini, giovani, ragazzi e ragazze, cittadini normali, amministratori, politici, operatori sanitari, medici e infermieri. E poi i bambini. Tutto pronto ad Atri per la manifestazione cittadina di protesta contro la chiusura del punto nascita dell'ospedale San Liberatore. Un corteo annunciato da tempo, fortemente voluto non soltanto dal Comitato nato tempo per fa per salvaguardare il presidio della città ducale ma anche dall'amministrazione comunale (al corteo è presente, con la fascia tricolore, il sindaco Gabriele Astolfi) ma da tutti i partiti. Una protesta bipartisan. Tra i presidenti, i consiglieri regionali Riccardo Mercante (M5S) e il collega del Pd, Luciano Monticelli, da anni (da quando era sindaco di Pineto) impegnato nel salva-San Liberatore.  Monticelli minaccia di non sedere sugli scranni della maggioranza in Emiciclo nella prossima seduta del Consiglio regionale. GUARDA IL SERVIZIO 961424_10204767655365571_700634511_n 10967833_10204767635485074_1794909653_n 10994681_10204767388598902_67122860_n 11004306_10204767603764281_196078968_n 11004472_10204767624004787_883981306_n palloncini bellissima coreo palloncini GIU LE MANI   proloso 10994681_10204767388598902_67122860_n 11012265_10204767399359171_565801581_n 11020363_10204767388438898_681330767_ncartellone