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"Fortissime criticità". Sono quelle della società in house della Provincia di Teramo, Teramo Lavoro, come noto, in liquidazione. E nell'ultima assemblea, oltre alle perdite accertate di bilancio pari a 400mila euro, sono emerse altre esposizioni debitorie superiori al milione di euro. A fronte di queste situazioni pendenti, il liquidatore Gabriele Recchiuti ha chiesto alla proprietà, ossia la Provincia, risorse che l'ente ha confermato di non poter dare. Ma il presidente Renzo Di Sabatino intende vederci chiaro su come si sia arrivati alla creazione di questo monte-debiti e non esclude l'eventuale azione di responsabilità o comunque risarcitorie nei confronti di eventuali responsabili. Come noto la Regione Abruzzo non ha riconosciuto ammissibili e quindi non ha liquidato alla Provincia le spese rendicontate da Teramo Lavoro, per il 2007-2008, pari a 1 milione e mezzo. Il rischio è che anche le spese sostenute nel 2009.,2010,2011, per ulteriori 1 milione e 200mila euro, presentino le stesse criticità. Oggetto del contendere, le modalità di selezione dei lavoratori della "in house". Quei servizi sono stati comunque erogati. La Provincia sostiene di non avere debiti con Teramo Lavoro se non per pochissime migliaia di euro, circa 10mila. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) renzo di sabatino