LITIGANO FURIOSAMENTE AL BENZINAIO E DIMENTICANO FIGLIA E AMICA, DENUNCIATI DUE TERAMANI
Litigano furiosamente al distributore di benzina. Lei, presa dalla rabbia, decide di allontanarsi a piedi. Lui la segue e così i due scompaiono per oltre quaranta minuti. Ma sulla loro auto “dimenticata” davanti alla pompa del Gpl ci sono due ragazzine visibilmente scosse.
Per questo episodio i carabinieri della stazione di Udine, guidati dal luogotenente Arcangelo Lo Bianco, hanno denunciato a piede libero per abbandono di minore una coppia di Teramo - quarant’anni lui, trenta lei, entrambi già conosciuti per reati contro la persona - che si era fermata all’Ip di viale Palmanova.
I due sono stati segnalati all’Autorità giudiziaria per l’ipotesi di ingiurie perché, dopo essere tornati, se la sono presa coi gestori dell’area di servizio che nel frattempo, oltre ad aver cercato di rincuorare le adolescenti, avevano spostato di pochi metri l’auto che impediva agli altri clienti di fare rifornimento. L’episodio risale all’11 febbraio scorso, ma gli accertamenti dell’Arma si sono conclusi in questi giorni con l’invio di una notizia di reato alla Procura delle Repubblica di Udine.
Sono le 15.30 quando una famiglia entra nel distributore (che si trova al civico 293 del viale) a bordo di una Mercedes grigia vecchio modello. Sotto gli occhi increduli dei dipendenti, i due adulti si allontanano vociando verso viale Palmanova e, nel giro di qualche minuto, non si vedono più. Intanto, dietro a quella vettura si era formata una coda di automobilisti in attesa. E così uno dei benzinai si avvicina alla Mercedes e trasecola vedendo sedute sui sedili posteriori due ragazzine di 14 e 12 anni, la figlia della coppia e una sua amichetta. «Cos’è successo»? chiede. E la più grande: «Papà e mamma hanno litigato». A quel punto l’uomo, comprendendo la preoccupazione delle due amiche, cerca di tranquillizzarle e di aiutarle, domandandogli se avevano bisogno di qualcosa. «Adesso chiediamo alla zia di venirci a prendere» precisa poi una di loro tirando fuori un telefono cellulare.
Quando sono quasi le 16.15 i due genitori ricompaiono e, ripresi per il loro comportamento che aveva creato ansia e disagi, cominciano a insultare il gestore. Ad un certo punto lei accusa un malore e un cliente, che dice di essere un medico, la soccorre. Intanto i dipendenti le offrono acqua e chiamano l’ambulanza.
In viale Palmanova, oltre ai lampeggianti del 118, compaiono anche quelli di una pattuglia del Norm, il Nucleo operativo e radiomobile dell’Arma. Sono stati gli stessi genitori a chiamare la centrale operativa del 112 lamentandosi per il fatto che i gestori dell’area di servizio avevano spostato la loro macchina senza alcuna autorizzazione. Tutte le persone coinvolte sono state identificate e in questi giorni, al termine di un’attività di indagine, sono partite le denunce. Nei prossimi giorni i magistrati valuteranno la posizione dei due genitori.
(DAL MESSAGGERO VENETO)