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"Preso atto che il commissario ad acta, con decreto del 24 febbraio 2015, ha provveduto alla statizzazione dell’Istituto si dichiara di conseguenza l’improcedibilità dell’appello per sopravvenuta carenza di interesse". Il Consiglio di Stato "boccia" il ricorso avanzato un anno fa dal Ministero dell'Istruzione, dell'Università e della Ricerca e, tra le more, conferma che col decreto del Commissario di fatto l'Istituto Musicale "G.Braga" di Teramo va considerato statizzato. La sentenza del Consiglio di Stato è datata 2 aprile 2015 e arriva a distanza di due anni da quel marzo 2013 quando il Braga e un gruppo di docenti diffidarono il Ministero a definire la procedura di statizzazione. All'epoca il Ministero rispose alla nota dichiarando di dover rinviare la richiesta perchè si poteva definire tutto solo ad emanazione avvenuta del regolamento di riforma degli Istituti musicali pareggiati. Ma quella nota del Ministero fu impugnata da Braga e docenti innanzi al Tar del Lazio che, con sentenza n.733 del 2014, passata in giudicato, obbligava il Ministero a "provvedere alla statizzazione entro 30 giorni dalla notifica" e nominava contestualmente il Commissario ad acta affidandole poteri anche sostitutivi in caso di inadempimento ministeriale. Inadempimento verificatosi, come previsto dai più. Da qui il ricorso al Tar, da parte del Braga, per costringere il Ministero ad ottemperare la sentenza dell'anno scorso. Arriva poi l'ordinanza (n. 11772) con cui i giudici del Tribunale amministrativo del Lazio reinterano l'obbligo immediato per il Ministero di emanare il regolamento da sottoporre all'attenzione del Consiglio dei Ministri e propedeutico alla statizzazione dell'Istituto. Il Ministero aveva 20 giorni di tempo per ottemperare quell'obbligo e darne notizia al Commissario “ad acta”.  Ma, come noto, l'inerzia del Ministero si è protratta oltre e il Commissario ha firmato il famoso decreto, lo scorso 24 febbraio, di statizzazione. Il problema è sempre aperto però. Perchè se il Commissario (e quindi l'Amministrazione dello Stato, di fatto) dispone la statizzazione...impone tutti gli oneri in capo agli enti: Regione Abruzzo, Provincia di Teramo, Comune di Teramo e Comune di Giulianova. Per la serie, io statizzo...tu paghi. E di soldi in cassa, come più che noto, i medesimi enti ne hanno pochi da poter investire. La procedura prevede che entro 90 giorni questi enti firmino una convenzione col Braga per disciplinare il funzionamento dell'Istituto statizzato. Ma lo spettro di un ventilatissimo ricorso contro il decreto del Commissario si fa sempre più strada. E quella del Braga si confermerà la pagina eterna della storia di Teramo e dell'Abruzzo. Intanto, il trasloco dalla sede (non più sicura) di piazza Verdi è iniziato. Le lezioni riprenderanno giovedì 16 aprile: gli allievi del Braga dovranno recarsi direttamente su a Coste Sant'Agostino. Le aule destinate al Braga saranno n. 20, 21, 22 e 23 presso la facoltà di Scienze Politiche. braga