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Dopo i tragici fatti di Milano, l'esigenza di incrementare il livello di sicurezza all'interno del Tribunale di Teramo approda in Prefettura. Questa mattina si è riunito il Comitato provinciale per l'Ordine e la Sicurezza, cui hanno preso parte il Procuratore Capo della Repubblica, Antonio Guerriero, e il Presidente del Tribunale di Teramo, il giudice Giovanni Spinosa. Obiettivo: come garantire un maggiore livello di sicurezza dentro il Palazzo di Giustizia. Le azioni da intraprendere, fermo restando le indispensabili indicazioni in dirittura d'arrivo dal ministero di Grazia e Giustizia, sono molteplici. Potrebbero, anzi. Visto che si devono coniugare con la disponibilità economica ad esempio del Comune di Teramo, dal quale dipende ad esempio il servizio di vigilanza (garantito dalle guardie giurate armate che si alternano all'ingresso del Tribunale) e potrebbe dipendere l'acquisto di un nuovo sistema di videosorveglianza (l'impianto esistente, datato nel tempo, risulterebbe obsoleto). Nell'immediato, quello che si farà è incrementare la presenza di uomini in divisa all'interno del Palazzo di Giustizia: uno o due militari per piano e sicuramente più personale in divisa nei pressi dell'ingresso. Per verificare quante persone in divisa si possano impiegare, compatibilmente con la già compressa disponibilità di forze dell'ordine sul territorio. Perchè, una cosa è certa: per prevedere più forze dell'ordine in Tribunale, occorre distoglierle dagli interventi in giro per la provincia. A partire dalla prossima settimana si terranno incontri tecnico-operativi per organizzare eventuali turni. E si prevedono un doppio ingresso al Tribunale: o meglio, due percorsi distinti. Uno per giudici, personale, avvocati. L'altro per gli utenti. Quest'ultima è un'ipotesi al vaglio di Procuratore e Presidente del Tribunale. Qualsiasi decisione dovrà tenere conto delle indicazioni che arriveranno a stretto giro dal ministero. tribunale-teramo-3