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Se si riuscirà mai a mettere da parte i colori politici che, negli ultimi vent'anni, hanno duramente condizionato il percorso del ciclo dei rifiuti, tra discariche chiuse, mai aperte o sequestrate, inchieste, Consorzi quasi falliti e un turismo dei rifiuti a carissimo prezzo, non è dato saperlo. Ma un passo avanti la Provincia di Teramo, con l'appoggio unanime dei sindaci dei 47 Comuni, lo ha fatto questo pomeriggio, votando al cospetto dell'assessore regionale Mario Mazzocca (accanto al neo commissario straordinario dell'A.g.i.r, Giovanni Damiani), la proposta del presidente Renzo Di Sabatino: istituire un tavolo politico-istituzionale cui far sedere lo stesso Presidente (o un suo delegato) e 8 sindaci teramani (due per ogni ambito); istituire un tavolo tecnico per la ricognizione attuale delle situazioni patrimoniali degli enti, delle società e dei gestori dei ciclo dei rifiuti; addivenire alla proposta unanime di un modello gestionale del settore da presentare all'Agir (costituito 16 mesi fa ma, di fatto, ancora inattivo) e alla Regione. Proposta che ha trovato d'accordo tutti, a cominciare dal sindaco di Teramo e che, dalla Val Vibrata, è stata perfezionata, per bocca del sindaco di Sant'Egidio alla Vibrata: "L'organismo centrale di riferimento sui rifiuti può e deve coincidere con l'ente Provincia, come coordinamento di tutti i Comuni". I tempi stringono e, come confermato da Mazzocca, l'orientamento privilegiato in tal senso dovrà essere necessariamente l'applicazione dell'attuale legge con piccole riforme in chiave attuativa (rifarla da capo allungherebbe, troppo, i tempi). Damiani, prima, e Mazzocca, poi, hanno illustrato una gestione unica futura del ciclo dei rifiuti per metà pubblica ("Lo scettro della governance non può non essere che pubblica", ha detto l'assessore) e per metà privata ("Perchè bisogna smetterla di criminalizzare anche un buon privato, a prescindere..."). Già domani si inizierà un'interlocuzione tra Provincia e settore Ambiente della Regione Abruzzo sulla preziosissima tematica dei finanziamenti previsti per il territorio teramano (dagli oltre 2,4 milioni di euro per il Cirsu alle risorse per i centri di raccolta disseminati tra centro e costa). E l'accordo raggiunto nell'assemblea dei sindaci sdogana la strada di una sorta di "azienda unica" dei rifiuti nel Teramano. La stessa "agenzia unica" cui tende la Regione Abruzzo.   GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) IMG_8671