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L'ha ucciso dopo l'ennesima lite. Erano anni che Giandomenico Orlando, pasticciere 67enne di via Puccini a Pescara e Raffaele Grieco, un 40enne figlio di una donna che vive nel palazzo che ospita anche i laboratori del pasticciere, discutevano per motivi di condominio, per i rumori, per tutta una serie di problemi poi degenerati anche in uno scambio di denunce. Insomma, tra i due c'era ruggine da tempo, ma questa mattina, intorno alle 8, il rosso di quella ruggine è diventato il rosso del sangue del pasticciere, ucciso a coltellate dal suo vicino di casa. Tutto è successo in pochi minuti, la lite è scoppiata prima dell'orario di apertura della pasticceria ed è sfociata nell'accoltellamento mortale. Quando è arrivata l'ambulanza, sulle prime sembrava che il  tentativo di rianimare il pasticciere potesse sortire l'effetto sperato, poi però, una volta arrivato in ospedale,  le sue condizioni sono apparse disperate tanto che poco dopo l’arrivo è deceduto. Da subito, la polizia di Pescara ha iniziato la caccia a Raffaele Grieco, il 40enne, di professione buttafuori, che sarebbe l'autore dell'omicidio del pasticcere Giandomenico Orlando. Si è scoperto poi che da parte della famiglia del pasticciere, che aveva  effettuato  lavori per evitare polemiche e problemi, c'erano state due richieste di ammonimento nei confronti di Grieco e una era stata accolta alla fine dello scorso anno, ma non sarebbe stata sufficiente a tenere lontano l'uomo dalla pasticceria di via Puccini, anche il figlio di Giandomenico, Alessio, sarebbe stato aggredito dal buttafuori. questa mattina, poi, la tragedia