Nessun passo avanti tra vertici TeAm e sindacati sul tipo di ammortizzatore sociale da garantire ai 46 lavoratori in esubero, tra Pulizia Immobili e Servizi Museali e per i quali si sta consumando l'ultimo mese di lavoro. Nessun accordo è stato raggiunto nella riunione di ieri sera, in sede TeAm. Alla proposta di una Cassa Integrazione Straordinaria, avanzata dall'azienda (forte dell'indicazione riportata da Roma dopo l'incontro alla direzione generale del Ministero del Lavoro), i sindacati contro-propongono la Cassa Integrazione Ordinaria. Sulla scelta del tipo di Cassa restano le distanze tra TeAm e sindacati e la discussione resta aperta, anche se non ci si è riaggiornati ad alcuna data dopo l'incontro di ieri in via Delfico alla presenza anche del vicepresidente di Confindustria Teramo. Tra le argomentazioni trattate ieri, la gestione di quest'ultimo mese di lavoro per i dipendenti in esubero: numerosi sono in ferie, dovendo godere di quelle in eccesso maturate, e gli altri stanno lavorando a turno ed orari ridotti, così come, in fondo, annunciato in sede di tavolo delle Relazioni Industriali dall'amministratore delegato Luca Ranalli dieci giorni fa in Provincia. Scontro con i sindacati quando ieri, ad un certo punto, si è affrontato il discorso "Spending": le strade indicate, l'eliminazione dei superminimi; la solidarietà aziendale; la rimodulazione dei livelli degli impiegati che, secondo l'azienda, non ne avrebbero diritto in quanto ricoprirebbero mansioni inferiori. Su quest'ultimo punto i sindacati hanno confermato l'assoluta contrarietà, ricordando ai presenti che, semmai, si verifica da anni l'opposto: ossia, che vi sono impiegati che svolgono mansioni superiori pur essendo inquadrati in livelli più bassi. Da qui lo scontro assoluto con i vertici e non è mancato chi ha suggerito che qualcuno, a questo punto, dovrebbe dimettersi, visto che la stessa TeAm riconosce di avere nel personale persone che svolgono mansioni più basse percependo livelli più alti. La riunione è finita con un nulla di fatto.