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Se tutti saldassero il debito, anche a rate, per la Provincia sarebbe ben oltre una boccata d'ossigeno. Si, perchè l'ente di via Milli deve riavere da diversi Comuni una cosa come più di 4 milioni di euro. Più di 1milione e 600mila euro, ad esempio, dal Comune di Teramo, 500mila euro e rotti dai Comuni di Giulianova, Roseto, Silvi, circa 300mila euro da quello di Martinsicuro. Questi Comuni, come altri, da troppo tempo, non versano agli uffici della Provincia quel 5% del riscosso relativamente alla tassa sui rifiuti. La Provincia vuole vederci chiaro, ha fatto i suoi conti e ha scritto ad ogni Comune chiedendo di conoscere, al più presto, il reale ammontare delle somme riscosse dai cittadini in materia di rifiuti e dunque verificare il quantum mai versato a via Milli, da quando gli enti sono passati alla riscossione diretta. E 4 milioni di euro sarebbero davvero un toccasana per la Provincia, in fase di completo sbando finanziario. L'accertamento su TEFA (così si chiama il tributo e da ieri, così come deliberato in sede di Consiglio provinciale c'è uno specifico Regolamento) è alla fase iniziale, il calcolo del debito in capo ai Comuni è stato fatto tenendo conto delle comunicazioni fatte da ogni singola amministrazione all'Osservatorio provinciale sui rifiuti. Ma, stando a quanto si è appreso, le cifre potrebbe oscillare di poco. E ci sono già Comuni come Silvi che hanno chiesto alla Provincia di pagare a rate. GUARDA IL SERVIZIO (CLICCA QUI) Provincia