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Un sole quasi estivo, un'atmosfera festosa nelle strade, per quella che lo stesso vicepresidente del Csm Giovanni Legnini ha definito ''la prima vera gioia per la città dopo il sisma del 6 aprile 2009''. I tre giorni dell'88esima adunata nazionale degli alpini si è chiusa oggi pomeriggio presto a L'Aquila: la tradizionale sfilata iniziata poco dopo le 9 e andata avanti per quasi dieci ore fra suoni, colori e richiami alla storia. Unica ombra la morte di un alpino di Cuneo di 80 anni per un malore. Almeno 300mila le persone che a L'Aquila hanno assistito al passaggio di 70mila alpini in congedo preceduti da una rappresentanza dei circa 10 mila alpini in armi, specialità dell'Esercito. In tribuna d'onore il ministro della Difesa, Roberta Pinotti, accanto, tra gli altri, al sindaco, dell'Aquila, Massimo Cialente, al presidente della Regione Abruzzo, Luciano D'Alfonso, al vicepresidente del Csm, Giovanni Legnini, al capo di stato maggiore della Difesa, Claudio Graziano, che ha sfilato con la sezione di Asti. "Siamo venuti in massa. L'anno prossimo dobbiamo fare una bella figura" ha dichiarato il sindaco di Asti, Fabrizio Brignolo, entusiasta dell'atmosfera che si respirava a L'Aquila. Nel 2016 tocca, infatti, alla città piemontese, 76mila abitanti e 3672 alpini nella sezione Ana, ospitare l'Adunata dopo undici anni. Il tradizionale "passaggio della stecca" ha quindi chiuso la grande festa in terra d'Abruzzo. E dal tardo pomeriggio, auto, camper, autobus di linea e pullmini stanno lasciando la nostra Regione, dall'Aquila in molti diretti verso il casello dell'A14 a Mosciano Sant'Angelo: una vera e propria invasione sulla Teramo-Mare...La viabilità provinciale sulla superstrada, inevitabilmente, in uscita, sta subendo dei rallentamenti. A vigilare, all'altezza della rotonda a fine Teramo-Mare, le pattuglie della Polizia Stradale. Gli alpini tornano a casa...   GUARDA LE IMMAGINI (CLICCA QUI) IMG_0730 IMG_0731