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C'è anche Ercole Di Nicola in stato di fermo nella maxi inchiesta sul Calcioscommesse cbhe sta sconvolgendo il mondo del calcio, da Trento ad Agrigento. Il direttore sportivo dell'Aquila, Ercole Di Nicola, si trovava a Venezia al momento dell'arresto (L'Aquila Calcio come società non è coinvolta penalmente). Sono quasi 50 "insospettabili" quelli finiti nel ciclone dell'inchiesta Dirty Soccer: secondo gli inquirenti questi 50, tra cui Ercole Di Nicola (che secondo gli inquirenti avrebbe giocato un ruolo chiave nel sistema finito sott'inchiesta) e l'avvocato Enzo Nucifora in qualità di dirigente della Torres, decidevano chi perdeva e chi vinceva nelle partite seguite da migliaia di ignari tifosi che andavano allo stadio pensando di assistere ad un incontro onesto tra la squadra del loro cuore e quella degli avversari. Ma non era così. L'inchiesta coinvolge presidenti, allenatori, manager, calciatori, imprenditori italiani ed esteri ed anche "magazzinieri" delle società calcistiche della serie D e della Lega pro (ex serie c) ma anche di serie B. Cinquanta insospettabili al centro dell'ultimo scandalo delle partite truccate dei campionati italiani. L'accusa è di associazione per delinquere finalizzata alla frode calcistica e con l'aggravante di avere favorito organizzazioni mafiose ('Ndrangheta in particolare). Ad emettere i fermi è stata la Direzione Distrettuale Antimafia di Catanzaro sulla base dell'inchiesta condotta dalla Polizia: tutto nasce da due distinte associazioni che avrebbero truccato decine di incontri di Lega Pro e serie D. Centinaia di uomini dello Sco e della squadra mobile di Catanzaro al lavoro in oltre 20 province in Calabria, Campania, Puglia, Emilia Romagna, Abruzzo, Marche, Toscana, Liguria, Veneto e Lombardia. Complessivamente sono oltre 70 gli indagati nell'indagine. E sono in corso, dall'alba di oggi, anche perquisizioni nelle sedi di diverse squadre di Lega Pro e sedie D. Le due distinte organizzazioni scoperte, una operante in Lega Pro e una in serie D, erano in grado di alterare i risultati e investire denaro nel giro delle scommesse, sia in Italia sia all'estero. Ameno una trentina i club coinvolti nel giro di partite truccate di Lega Pro e Serie D scoperto dalla polizia. Tra di essi Pro Patria, Barletta, Brindisi, Neapolis Mugnano, Torres, Vigor-Lamezia, Santarcangelo, Sorrento, Montalto, Puteolana, Akragas, San Severo e anche L'Aquila. Oltre a Di Nicola, tra gli arrestati ci sono anche l'ex direttore generale del Monza Calcio, Mauro Ulizio (oggi dirigente Pro Patria) e l'attuale direttore sportivo Gianni Califano, entrambi arrestati questa mattina a Monza nell'ambito della maxi operazione 'Dirty Soccer'. ercole di nicola