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La società ENEL ha deciso di ridurre ulteriormente la presenza di personale nei presidi territoriali abruzzesi per la gestione dei disservizi, dei guasti e di allerta meteo. nel Infrastrutture e Reti taglia del 50% le zone provinciali: ha accorpato i 4 Centri Decisionali e di Coordinamento, le cosiddette “Zone”: da un parte Teramo (con 201 mila utenze e 9.926 km di linee elettriche) e L’Aquila, dall’altra Chieti (231 mila utenze e 11 mila km di linee) e Pescara (183 mila utenze e 6.500 km di linee elettriche). Un ulteriore taglio ha riguardato le Unità Operative di pronto intervento e manutenzione, con l’unificazione delle strutture di  Lanciano-Vasto e l’accorpamento della sede di Torre dei Passeri. A denunciare il rischio che, dopo aver allontanato i centri di coordinamento, Enel finisca per abbandonare ulteriormente il territorio regionale, sono i segretari regionali della Cgil-Filctem, Giovanni Di Filippo, della Cisl Reti Flaei, Luciano Lanci e della Uiltec Uil, Emidio Angelini. Una decisione aziendale che ha modificato il presidio territoriale ma non ha migliorato la qualità del servizio, trascurando i cittadini e i clienti senza alcun vantaggio sulle bollette, - denunciano i tre Segretari regionali della Cgil Filctem , Cisl Reti - Flaei  e Uil Uiltec d’Abruzzo”.  “Nella gestione dei disservizi ormai, in Enel, è diventata una prassi il continuo ricorso al personale di altre regioni, anche lontane, per sopperire ai guasti della rete, a discapito dei tempi di ripristino del servizio elettrico, - segnalano i tre Segretari dell’Abruzzo.  Questa inefficiente logica aziendale potrebbe accrescere  il rischio che gli standard menzionati vengano negati ai cittadini e agli utenti abruzzesi”. E concludono: "Insieme ai lavoratori, ci batteremo, coinvolgendo tutte le istituzioni presenti sul nostro territorio e del Presidente della Regione, Luciano D’Alfonso, per scongiurare un’ulteriore penalizzazione dell’Abruzzo, concludono  i tre Segretari”. enel-730