• MCDONALDS
×

Avviso

Non ci sono cétégorie
L'Iva come noto, e come sentenziato nel 2009 dalla Corte Costituzionale, non è applicabile sulla TIA (Tariffa di igiene ambientale) in virtù del fatto che si tratti di una "tassa" e non di una "tariffa". Tradotto, sempre come noto, non andava richiesta nel pagamento in bolletta ai contribuenti teramani. L'associazione Robin Hood ricorda la vicenda e "l'impegno del Sindaco di Teramo, assunto attraverso l'invio di una lettera a tutte le famiglie del Comune, per la soluzione politica della vicenda". Soluzione mai arrivata. Ricorda l'associazione: "Tutto ha inizio con la scelta da parte dei comuni, una decina in Abruzzo,  solo Teramo capoluogo di provincia, di passare dal sistema Tarsu a quello Tia. Passando ad una tariffa i è ritenuto l'applicazione dell'Iva al 10% di dover applicare l'iva sulla tassazione. Si riconosce, così, del tutto illegittima l’IVA al 10% applicata dai comuni interessati sulla TIA". Ed iniziano le richieste di rimborso e alle istanze tese anche a bloccare la prescrizione il Sindaco di Teramo risponde rassicurando.  Prosegue l'associazione Robin Hood: "Di fronte all'immobilismo l'associazione Robin Hood avvia una nuova procedura quella rivolta al Garante del Contribuentee al Difensore Civico Regionale. Il Garante del Contribuente, previsto dall'art. 13 della legge 212/2000, come modificato dall'art. 94, commi 7 e 8, della legge 289/2002, c.d. Statuto del contribuente, ha il compito di verificare, attraverso accessi agli uffici e esame della documentazione, le irregolarità, le scorrettezze e le disfunzioni dell'attività fiscale segnalate dai contribuenti". E così a partire dal 1 luglio, presso la sede dell'associazione, sarà disponibile il modello che sarà consegnato a mano per evitare costi ai contribuenti. Commenta Pasquale Di Ferdinando, presidente dell'associazione: "Una vicenda assurda dove si evidenzia l'essere vassalli e l'inesistenza dei diritti e di bilanciamento tra il dare e l'avere. Se non si paga subito, interessi e sanzione... nulla per chi deve rimborsare. Un'anomalia tutta Italiana..."
comune